Avete mai provato a pensare se tenere i risparmi in banca o in posta è davvero conveniente? E se fosse meglio tenerli in casa?
Si racconta che in passato molte famiglie nascondessero i soldi sotto al materasso. E forse qualcuno ancora lo fa.
La metafora del materasso ci serve per capire se è meglio tenere i propri risparmi in casa, con tutti i rischi connessi, oppure affidarsi alle banche o alla Posta come fa la stragrande maggioranza degli italiani. Gli esperti in economia affermano che ci siano almeno 3 motivi per i quali è meglio tenere lontano i propri soldi da soggetti esterni alla nostra casa.
Rischioso tenere i soldi in casa, è vero. Soprattutto per chi denaro ne ha tantissimo, quindi occorre fare alcune distinzioni. Tenere milioni di euro in abitazione, messi in casseforti e rifugi vari, ti espone ogni giorno al pericolo rappresentato dai topi d’appartamento e i ladri professionisti. E c’è un altro rischio oggettivo: l’Agenzia delle Entrate prima o poi potrebbe bussare alla tua porta perché se dichiari 100 ma in banca hai 10, per il Fisco è un segnale d’allarme. Sapete che il Fisco può fare anche perquisizioni in casa?
Finora abbiamo parlato dei rischi che potrebbero correre i ricchi a tenere i propri soldi in casa, ma come si dovrebbero comportare i piccoli e medi risparmiatori, che poi sono la maggioranza?
A meno di investimenti importanti sul lungo termine, gli interessi che si maturano lasciando i propri soldi in banca o in posta, sono quasi nulli e di certo non sono superiori ai costi di mantenimento del conto: tasse, bancomat, carte di credito, bonifici ecc. Dunque la scelta di depositare i propri risparmi non è altro che una questione di comodità, perché, come accennato, non tutti hanno il coraggio di tenere i propri risparmi in casa.
Se vogliamo parlare di vantaggi nel tenere i risparmi in casa, essi sono per lo più di poco conto anche se per molti importante. Se per esempio, non si vuole far sapere al coniuge quanti soldi si possiede, si possono nascondere in casa dove nessuno possa arrivarci. L’esempio più lampante è il conto cointestato. La realtà è che il vantaggio più ragionevole nel tenere i risparmi in casa, è evitare gli altissimi costi di gestione di un conto corrente.
Depositare o prelevare comporta ogni volta costi che ovviamente chi ha i contanti in casa non pagherà mai. Per quanto riguarda i controlli del Fisco, il cittadino deve sempre sapere come giustificare la provenienza dei contanti: donazioni, rimborsi o restituzione di un prestito, quindi è fondamentale che si conservino sempre le prove che attestino il passaggio di denaro tra privati. Cosa che non succederebbe se i movimenti di soldi avvenissero senza passare dalle banche.
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