Presto verranno pagati gli arretrati del 2025, ma bisogna fare attenzione perché se non si fa un’azione si rischia di perdere tutto: pochi giorni a disposizione.
È stato comunicato il calendario dei pagamenti dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). Con esso è arrivata una bella notizia per moltissime persone, che potranno ottenere diversi aumenti. Tuttavia, proprio come in tutte le cose, anche in questi casi bisogna fare attenzione a cosa recita la disciplina per evitare di rimanere senza niente.

In molti saranno sicuramente informati che presto arriveranno gli arretrati dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico, conosciuto semplicemente come Assegno Unico. Ricordiamo che è un contributo che viene corrisposto ogni mese, destinato a tutte le famiglie che hanno figli a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per quanto riguarda i figli disabili a carico. È un incentivo che può essere richiesto sia dai lavoratori dipendenti che dagli autonomi, ma anche disoccupati, pensionati e inoccupati. È bene sottolineare, però, che c’è un documento da aggiornare perché si rischia di perdere tutto.
Arretrati Assegno Unico 2025: attenzione ad aggiornare questo documento
Per tutti coloro che sono in attesa del pagamento degli arretrati che spettano a partire dal mese di marzo per l’Assegno Unico Universale, è importante che abbiano tutte le informazioni dettagliate per evitare di rimanere senza niente. Ci sono alcune procedure da prendere in considerazione e da tenere sempre a mente, tra cui aggiornare il modello ISEE.
Ebbene sì, è fondamentale presentare questo documento aggiornato, che attesti dettagliatamente e correttamente la situazione economica dell’intero nucleo familiare. Ma questo non è l’unico dato da tenere a mente, perché è molto importante che la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’ISEE aggiornato sia presentato entro il 30 giorni 2025, quindi non bisogna andare oltre questa data di riferimento.

In questo modo, l’INPS ha modo e tempo di calcolare l’importo che spetta a quel nucleo familiare, comprendendo anche le cifre delle mensilità arretrate del mese di marzo. Nel caso in cui l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente non dovesse essere presentato entro il 30 giugno, dal 1° si perderà il diritto di richiedere gli arretrati, mentre l’Assegno Unico continuerà ad essere erogato ma solamente con l’importo minimo previsto per legge.
L’importo minimo, infatti, verrà erogato alla famiglia fino a quando verrà presentato l’ISEE aggiornato all’INPS. Solo da quel momento, l’Istituto avrà modo e tempo di calcolare la cifra e aggiornarla. Detto ciò, pare evidente quanto sia importante muoversi per tempo così da non rinunciare a ciò che spetta di diritto. I richiedenti hanno quindi ancora pochi giorni per aggiornare il proprio documento.
A ciò ricordiamo che il pagamento dell’assegno è previsto con un rinnovo automatico. Questo vuol dire che la domanda, se è stata accolta una volta, poi non deve essere ripresentata.